lunedì 30 giugno 2014

C'era una volta... #2


Regole:
- Prendete un libro o un ebook da voi posseduto
- Riportatene le prime 15-20 righe
- Indicate autore e titolo del libro scelto
- Scrivete un vostro parere in merito

Eccomi con la seconda puntata della rubrica "C'era una volta" e buon inizio settimana a tutti!
In questi giorni sono piuttosto impegnata e non sono riuscita ad aggiornare il blog. Sto seguendo un progetto nella mia città, Napoli, molto importante di cui vi parlerò prossimamente.
Come scritto nella prima puntata della scorsa settimana, è possibile inviarmi incipit di libri scelti da voi che io poi pubblicherò ogni lunedì. Oggi vi presento quello inviatomi da una lettrice e scrittrice (vi parlerò poi del suo libro).

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L'ultimo giorno di un condannato a morte
Victor Hugo

Bicêtre
Condannato a morte!
Sono cinque settimane che io vivo con questo pensiero: sempre solo con esso, sempre agghiacciato dalla sua presenza, sempre curvo sotto il suo peso!
Un tempo, poiché mi sembra siano passati anni e non settimane, io ero un uomo come tutti gli altri: ogni giorno, ogni ora, ogni minuto aveva le sue fantasie: e il mio spirito, giovane e ricco, si divertiva a snodarmele davanti l'una dopo l'altra senza alcun ordine o regola ricamando di arabeschi infiniti il tessuto di questa misera vita.
Erano ragazze, splendidi piviali di vescovo, vinte battaglie e teatri pieni di brusio e luce; e poi ancora ragazze e solitarie passeggiate, di notte, sotto le larghe braccia dei castagni... Era sempre festa nella mia immaginazione: potevo sempre pensare a quel che volevo, ero libero!
Ora invece sono prigioniero.

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"Se il prezzo non fosse stato così vantaggioso, non so se lo avrei comprato. A essere sincera, non sapevo nemmeno che questo libro esistesse, però adesso che ho cominciato a leggerlo mi sta interessando. Non è un libro allegro, però in effetti incuriosisce e aiuta il lettore a porsi delle domande e a rapportarsi in modo doverso con la vita. In un certo modo mi ricorda sia "Le mie prigioni" di Pellico e "La morte di Ivan Il'ič" che raccomandano ai giovani la stessa cosa, vivere il più intensamente possibile e non rifiutare niente dalla vita".


Ringrazio la persona che ha aderito a questa iniziativa.

Io il libro non l'ho letto, e voi? Cosa ne pensate?

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