giovedì 20 novembre 2014

Il triangolo di Rembrandt

Titolo: Il triangolo di Rembrandt
Autore: Giacinta Caruso
Editore: Kymaera Edizioni
Formati: epub e mobi
Lunghezza: stimata 159 pagine
Prezzo: 3,99  
Generi: giallo, storico, biografico, sentimentale
Collana: Syn
Data di uscita: 11/11/2014

Sinossi: 
Amsterdam, XVII secolo. Rembrandt van Rijn, all’apice della sua fama, trasloca nel quartiere più elegante delle città. È il pittore del momento: la nobiltà lo osanna, i ricchi borghesi fanno la fila alla sua porta per farsi ritrarre. Tutto sembra andare per il meglio, ma la morte di tre figli appena nati sconvolge la vita dell’artista e della moglie Saskia. Per il dolore la donna si ammala e trascorre quasi tutto il tempo a letto, assistita dall’infermiera Agneta Budde. Rimasta di nuovo incinta, Saskia mette al mondo Titus, che sfuggirà alla maledizione che grava sulla famiglia van Rijn. Ma la catena di lutti non è finita perché la donna, minata dalla tubercolosi, si spegne a soli trent’anni. Su consiglio di Agneta, il pittore prende una balia per Titus, la giovane vedova Geertje. Fra i due si accende una passione, destinata a durare poco perché Rembrandt s’invaghisce presto di Hendrickje, una governante appena assunta. Per qualche tempo l’artista e le sue amanti daranno vita a un insolito ménage a trois. Agneta intanto continua a seguire da lontano le vicende di casa van Rijn e a nascondere un inquietante segreto che finirà per influire sulla vita del pittore e delle sue donne.

Breve estratto:
Hendrickje si era accorta dei turbamenti del padrone. Ora, quando lui la fissava, leggeva nel suo sguardo la concupiscenza. Hendrickje era meno ingenua di quanto Rembrandt pensasse. E anche più astuta. Aveva capito subito che apparire distaccata e indifferente aumentava il suo potere di seduzione. Se lui si fosse fatto avanti, avrebbe opposto un garbato rifiuto. E se avesse insistito, avrebbe continuato a negarsi. Si sarebbe concessa  solo  quando  il  pittore  fosse  stato  completamente  succube della passione. Non era ambiziosa, né avida, ma in casa van Rijn stava troppo bene. Voleva rimanerci per il resto dei suoi giorni.

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