mercoledì 2 luglio 2014

Recensione: Alba Verde di Miriam Ciraolo

Tra gli alberi si nascondono le ninfe, creature dall’animo sensibile che amano gli animali e si nutrono d’acqua pura. Alba è una di loro, una ninfa mandorlo che ama la sua foresta solitaria e incantata. La favola della sua vita, però, si trasforma ben presto in un incubo senza fine: gli uomini vogliono distruggere il microcosmo della natura; la foresta ombrosa è in pericolo. La sentenza è lapidaria, sarà lei a dover salvare il suo mondo e così dovrà stare tra gli umani tecnologizzati, diventare una di loro, rientrare nelle regole rigide della società. Nella ragnatela urbana però, un uomo sta per catturare Alba, come una farfalla, in una trappola d’amore. “Alba Verde” è un romanzo autoconclusivo dove realtà e fantasia si mescolano per regalare al lettore una favola moderna con un pizzico di mistero e tanto humour.



Miriam Ciraolo è una scrittrice nata in Sicilia il 19 Ottobre del 1993. Insomma oggi ha 20 anni, è librofila e appassionata di storie. La sua natura la costringe a scovare le trame più assurde nel panorama fantastico. Le colleziona ad una, ad una, nella sua personale libreria. A volte, prima di andare a dormire, si racconta il seguito dei suoi libri, immaginandosi le scene che scriverà l'indomani, in una sorta di trance tra sogno e realtà. Per questo motivo lascia sul proprio comodino un blocchetto degli appunti sulla quale scribacchia frasi in piena notte.  (Vi lascio immaginare i pastrocchi che ne vengono fuori.) Ama anche disegnare e crede fermamente che ambedue le forme d'arte siano in continua evoluzione nel paronama odierno. Il digitale sarà il futuro.


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C’era una volta una ninfa di nome Alba che viveva nella foresta Ombrosa.
Credo che il “c’era una volta” calzi a pennello per questa fiaba.
Perché parlo di fiaba? Si narra di un luogo, la foresta Ombrosa, abitato dalle ninfe. La foresta è abitata anche da umani che convivono pacificamente con queste creature. Un bel giorno gli umani, “quelli della città”, decidono di radere al suolo gli alberi per farne mobili.
Qui inizia l’avventura di Alba Verde nel mondo degli uomini, inviata, in forma umana e dunque visibile, per salvare la foresta.
Tra disavventure e difficoltà ad abituarsi ad uno stile di vita così diverso, la ninfa farà la conoscenza di diversi personaggi. Non vi svelerò il finale, ma voglio soffermarmi sul messaggio dell’autrice.
Forte è il messaggio ambientalista: Alba simboleggia l’amore per la natura in tutte le sue forme e lotta per salvaguardarla. Si parla anche di ecosostenibilità, di energia solare. È un tema attualissimo.
Non manca l’amore in questa opera: due persone che si riscoprono, si ricongiungono. L’amore prevale.
Non è da sottovalutare questa prima prova di Miriam: il linguaggio e scorrevole e non ancora maturo, ma è una bella fiaba per grandi e piccini.

10 commenti:

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    1. Grazie a te per avermi fatto passare del tempo piacevole con la lettura <3

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  2. Ho comprato questo racconto su Amazon. Non mi piace lo stile e la trama è scontata e poco avvincente in più c'è troppo wwf in ogni pagina. Preciso che io sono tesserato con diverse associazioni ambientaliste quindi... .
    Ammetto che l'illustrazione è ben studiata e che in effetti rende e si fa guardare nonchè comprare però troppe aspettative e poca sostanza. Lievemente noioso.

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    1. Ciao senza nome. Tieni conto che è la prima opera di questa ragazza! Lo stile non è maturo sicuramente, ma si fa leggere. È una favola, secondo me, più per bambini ed ha un forte messaggio. Bisogna valutare tutto :)

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  3. Ciao a tutti, sono Francesca da Rimini. Scusate ma non sono presente in nessun social network però mi capita di lasciare recensioni su Amazon e alla Feltrinelli (dove compro spesso). Cercavo un libro per ragazzi e l'ho trovato su Amazon e non l'ho ancora finito però dico che concordo con Viviana. Io lo sto trovando dolce e comunque la copertina rilassa. Forse se l'anonimo non ama il genere dovrebbe leggere altro. Comunque sempre libertà di opinione e ci mancherebbe. Ciao e grazie al blog!

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  4. Concordo con l'anonimo [anche se si poteva firmare!!!!!!!!!!!!!!] andrebbe rivisto è leggermente noioso. Apprezzabile la dolcezza della giovane Miriam. Mi ha ricordato tanto le fate e i troll norvegesi. Studiatissima la copertina che assomiglia all'autrice.

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    1. Magari, dopo altri lavori su cui sta lavorando, proverà a riscriverlo con una consapevolezza maggiore ;)

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  5. Ciao mi chiamo Elena e trovo ingiusto freddare questa autrice anche perchè ad esempio a me piace molto. Adoro le fiabe e in camera ho una collezione enorme di fate. In quanto coetanea dico forza Miriam!

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    1. Ciao Elena e grazie per il commento! Miriam sa cosa penso di questa sua prima opera. Ripeto, bisogna sempre tener conto di tutto quello che c'è intorno ad un romanzo: l'autrice, la sua esperienza ecc. Ma ognuno dice la sua ;)

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