Bonsoir! Anche la curiosità di questo romanzo è stata soddisfatta!
Non ho ancora deciso quale sarà il prossimo libro che leggerò e recensirò, mi
farò guidare dall'istinto. Buona lettura.
Titolo: Il richiamo del cuculo
Pagine: 464
Editore: Salani
Prezzo: 16,90
Sinossi:
Il primo caso per Cormoran Strike in questo romanzo di
esordio di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di
Harry Potter e de "Il seggio vacante". Londra. È notte fonda quando
Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo
lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso
come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di
affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce
all'ufficio di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha
perso una gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come
detective. Per lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo
nuovo caso significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata.
Ci si butta a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro
prezzo in tutta la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel
mondo scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che
l'ha schiacciata.
Joanne Rowling, nata a Yate il 31 luglio 1965, è una
scrittrice britannica. La sua fama è legata alla serie di romanzi di Harry
Potter, che ha scritto firmandosi con lo pseudonimo J. K. Rowling (in cui
"K" sta per Kathleen, nome della nonna paterna), motivo per cui la
scrittrice è spesso indicata impropriamente come Joanne Kathleen Rowling. In
seguito al suo matrimonio del 2001 il suo nome legale è Joanne Murray. Nel 2013
pubblica un'opera con lo pseudonimo di Robert Galbraith. Nel 2011 è stata
inserita da Forbes nella classifica delle donne più ricche del Regno Unito.
Recensione
"È davvero
sfortunato colui la cui notorietà
mette in piazza
le sue sventure”.
Lucio Accio,
Telephus
Inverno.
Londra.
Potrebbe
trattarsi di una delle tante notti in cui una delle città più belle al mondo si
colora di bianco, diventando ancora più magica. Invece quella notte la neve
diventa il letto di morte di una bellissima donna.
Lula
Landry, una famosa modella, viene trovata riversa sul marciapiede sottostante
il balcone del suo appartamento, da cui evidentemente era caduta.
La
polizia archivia il caso come suicidio. Movente? La depressione, per alcuni la
pressione della stampa.
Il
mondo della moda, che la Rowling mette a nudo magistralmente, non è quell'universo fantastico fatto solo di soldi, successo e lusso; si rinuncia definitivamente
alla privacy. Lula Landry aveva un passato burrascoso per colpa soprattutto
della droga e si sa, la stampa non si lascia scappare notizie del genere.
Eppure
non per tutti si tratta di suicidio. Ed è da qui che parte il romanzo.
Le
indagini sulla misteriosa morte della modella vengono affidate all’investigatore
privato Cormoran Strike. Ex ufficiale dell’esercito, si ritrova con una ferita
di guerra, senza casa, senza fidanzata e senza soldi. È un personaggio che ho
apprezzato molto. Viene descritto in maniera profonda dall’autrice, ne mette a
nudo tutti i pensieri, tutti i difetti, ma lo avrei apprezzato di più se la
Rowling non avesse usato, a mio parere, il suo doloroso passato per suscitare
compassione nei lettori.
Altra
interessante figura è quella della segretaria interinale Robin: ragazza
intelligente, sveglia e desiderosa di imparare i segreti del mestiere non
lasciandosi intimidire dal caratteraccio e dalla stazza del suo capo.
Purtroppo
per gli altri personaggi il giudizio è diverso perché si tratta di figure stereotipate
e affatto originali.
Protagoniste
del romanzo sono anche le descrizioni dei luoghi frequentati dai vari
personaggi: dagli squallidi bar e pub frequentati da Strike ai locali notturni
frequentati dai personaggi famosi e i loro lussuosi appartamenti. Purtroppo
però queste numerose descrizioni mi hanno reso la lettura del romanzo meno
piacevole, lenta. Appesantiscono quello che dovrebbe essere un romanzo ricco di
suspense e di coinvolgimento nelle indagini.
Queste
ultime sono uno dei punti dolenti dell’opera in quanto si fanno corpose ed
avvincenti solo verso la fine del libro ed inoltre mancano i ragionamenti che
portano l’investigatore alla scoperta finale. Mi sarebbe piaciuto entrare nella
mente di Strike per scoprire ed analizzare a fondo le sue tecniche di indagine,
le sue teorie, anche perché mi è sembrata un po’ inverosimile la facilità con
cui è riuscito a portare a termine i vari interrogatori, e meno i suoi
ricorrenti pensieri all'esercito e alla sua ex fidanzata. Tutto è troppo lento
all’inizio e troppo veloce poi e il finale non è dei migliori, non mi ha
entusiasmata.
Con
alcuni accorgimenti per il sequel, potrebbe diventare davvero un bel romanzo
giallo.
Voto: ★★
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