martedì 24 giugno 2014

Recensione: Arrivo a Trainville di Alain Voudì

Hell's Hollow, la "valle dell'inferno": un territorio velenoso, mortale per le radiazioni. Eppure è lì che gli indiani Navajo trovano il loro sostentamento: raccolgono la sabbia e la rivendono ai ricchi mercanti bianchi. È proprio da quella sabbia che i bianchi estraggono l'energia nucleare che fa muovere i grandi treni-città come Trainville, migliaia di grandi vagoni che viaggiano su binari quadrupli, girando tutti gli Stati Uniti in un'orbita senza fine che va da Boston alla California e viceversa.
Ma un giorno Serpe Veloce trova qualcos'altro nello Hell's Hollow. Una bambina bianca, sperduta, senza memoria, senza passato. È così che comincia la nuova vita di Joanna, alla scoperta del mondo e delle sue città viaggianti.


^.^.^.^.^.^.^.^

In una piccola cittadina dell’Arizona, Liberty City, facciamo la conoscenza della piccola Joanna e del suo autoritario padre. Ma perché Liberty City? Una cittadina “maledetta”, con le sue Sabbie e il suo misterioso Deposito? Bella domanda! La storia in realtà non è ambientata qui, ma mi ci sono soffermata per un motivo ben preciso, che forse farà piacere all’autore: quando Joanna urla, io sussulto. Sarà un buon segno ai fini del coinvolgimento del lettore? 

Ecco che ci ritroviamo ad Hell’s Hollow, un anno dopo, con la piccola Joanna in fin di vita a causa della Sabbie radioattive. In questo posto “maledetto dagli Spiriti” facciamo la conoscenza di Serpe Veloce, membro dei Navajo, un ragazzo di buon cuore che riuscirà a salvare la piccola Joanna. 
Inizia così la sua avventura a Trainville. 
Trainville, come potete immaginare dal nome, è una città vera e propria, su di un treno. Probabilmente non è una novità per chi conosce il genere, ma per me è una cosa totalmente nuova. Vagoni su vagoni in cui scorre la vita di tante persone, la loro quotidianità. 
La piccola protagonista viene messa alle dipendenze di Mister Pennyworth, nel vagone 47. In cambio della sua libertà, Joanna decide di andar via da Hell’s Hollow ma è una clandestina perché non residente a Trainville, dovrà lavorare come domestica insieme a Miss Waters. 
Veniamo a sapere che Joanna non ricorda nulla del suo passato; non ricorda come si è ritrovata nelle Sabbie, non ricorda da dove viene. Non ricorda nemmeno di saper leggere o di conoscere le tabelline! Proprio in merito a questo punto, il suo datore di lavoro scoprirà queste sue capacità e riuscirà a farle amare i libri. Ho apprezzato molto questo passaggio da amante della lettura!

«"Le avventure di Tom Sawyer" lesse. "Sarebbe lui, Tom Sawyer?" chiese, indicando il ragazzo nella figura.
"Questo dovrai scoprirlo leggendo".
"Mark Twain" osservò ancora. "È uno scrittore famoso?" 
"No, direi proprio di no: tra l’altro non si chiama nemmeno davvero Mark Twain. Però è un tipo simpatico. L’ho conosciuto qualche mese fa, proprio qui a Trainville: era in vacanza, e mi ha lasciato quella copia perché ci dessi un’occhiata. È il primo libro che scrive, e ne va molto fiero. Io penso che abbia ragione di esserlo: secondo me ti piacerà"».

I personaggi mi piacciono molto; la protagonista è una bambina coraggiosa, curiosa nonostante si ritrovi catapultata in un mondo non suo, senza alcun ricordo. Mister Pennyworth è, come vedrete, un personaggio buono, ma piuttosto ambiguo. Spero di scoprirne di più negli episodi seguenti. 
Lo stile di Alain, che riflette gli anni in cui è ambientata la storia, sa di antico: mi piace molto perché descrive accuratamente le situazioni e i luoghi; non risulta mai pesante. 
Unica pecca? La storia divisa in puntate!
E poi,  mettere un piccolo estratto del capitolo successivo è una cattiveria!

Voto: ★★★★ 

6 commenti:

  1. Commosso *_*

    Però il "nel prossimo episodio di" non è una cattiveria... specie se l'episodio in questione è già disponibile, come lo è il successivo! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per me lo è, perché mi incuriosisce e mi viene voglia di leggere subito il secondo lasciando le letture a metà :D

      Elimina
  2. Gradevole! Ciao!
    Giancarlo.

    RispondiElimina
  3. Leggetelo. Ciao Giovanni.

    RispondiElimina
  4. Ciao.
    La penso come Viviana.
    Mi piace.
    Complimenti a questo blog!

    RispondiElimina